TERESA NOTO

Biografia sintesi - Teresa Noto vive nella sua casa-studio di Correggio Micheli a Bagnolo San Vito, nel Parco del Mincio (Mantova). Dopo aver frequentato corsi accademici, ha cominciato ad esporre nel 1986 con una personale a Casalmaggiore, traducendosi in un’inarrestabile attività artistica ed espositiva dai numerosi riconoscimenti che la vedono impegnata a livello internazionale, e presente in importanti collezioni museali.  Tra le più recenti esposizioni, è invitata nel 2020 alla Biennale Internazionale d'Arte contemporanea Sacra delle Religioni dell'Umanità, a Venezia, città dove ha già esposto essendo stata invitata alla 54a Biennale Internazionale, al Padiglione Italia. La sua arte attinge dalla pittura/materia elevata a fonte di ogni ispirazione. Tra gli altri, ha scritto delle sue opere Renata Casarin: “l’universo mitico abita dentro ogni uomo, anche il più inconsapevole … Teresa Noto si è assunta il compito di dispiegare di opera in opera le forme di archetipi che albergano nell’inconscio collettivo di ogni creatura umana, perché le radici del nostro esserci sono quelle su cui abbiamo costruito la casa del nostro cuore, la cui porta è spalancata sullo spazio siderale per quel rapporto tra micro e macrocosmo …”.

ANIMA MUNDI

tecnica mista su tela, cm 200 X 140

ENERGHEIA 2013 

tecnica mista su tela, cm 200 X 140

L’arte di Teresa Noto attinge dalla pittura/materia elevata a fonte di ogni ispirazione per farne "esperienza visiva dell’elemento Superiore, il Cielo". Da qui, Noto origina il principio della materia necessaria per questa trattazione. Una materia pittorica densa ottenuta con impasti di sabbie sottili plumbee unite alla pittura ad olio, tale da rendere il colore sottomesso alla materia, in quanto luogo ove la Luce è assente. E senza nulla togliere al ruolo che il colore svolge nella nostra percezione, perché Noto lo rende visibile alle funzioni primarie dell’Intelletto,  lettura dei colori e delle forme per 'concetti'. La Materia/pittura di Noto non può essere scavata e neppure penetrata corporeamente, vivendo della sola relazione con l’Energia. Come nell’Universo, una sorta di “nuvola” materica si estende, Noto ne dipinge la vastità, le masse, le direzioni, e le figurazioni emergenti dal trascinamento gestuale e direzionale curvilineo ottenuto dalla spinta energetica di cui è la Materia. Si esplicitano sinuose forme auree soggette a produrre altre forme ancora, in un processo ininterrotto di trasformazione dal più semplice al più complesso, per ritornare al più semplice. La materia muore e continuamente evolve in qualcos'altro. Le figurazioni di Noto, da astratte, incontrano figure della verosimiglianza col mito, coincidenti con la volontà di liberare figure complesse, scaturigine delle masse del Cielo. Affini al Mito, vivono la potenzialita' di divenire narrazione, ma non coincidente in tutto con il tempo ‘eroico’ parallelo alla storia inteso come interpretazione sacra 
DELL'ACCADIMENTO O DI QUANTO UMANAMENTE CONOSCIUTO. NELLA 'LETTURA' DELLA PERVASIONE NELLA VITA UMANA IN TUTTE LE COSE DELL’UNIVERSO, LA RICERCA TESA A FONDERE I SEGNI DEL MONDO CON LE NARRAZIONI, NEI MITI, NELL’ONIRICO, E DELL’AMPLIFICAZIONE DEL SIMBOLO CHE HA LE SUE RADICI FIN DAI TEMPI ANTICHISSIMI IN TUTTE LE CIVILTÀ E CULTURE, HA VISTO NEL SIMBOLISMO L’IDENTIFICARSI DELLE IMMAGINI DELL’ARTE CON IL RICORSO ALL'ALLEGORIA, AL MITO, ALL'ETICA ANCHE RELIGIOSA, AD ESPLORARE IL MONDO DEL SOGNO, DELL'ULTRATERRENO, ALL'ESOTERISMO. I SOGGETTI PREFERITI DAI PITTORI SIMBOLISTI SONO ELEGANTI E SOFISTICATE FIGURE, PREVALENTEMENTE FEMMINILI, CALATE NELLA FOLGORE DI HABITAT INTERUMANI, DOVE IL NARRATO DELL’IMMAGINE SI ESPLICITA ATTRAVERSO IL MITO. LA POSIZIONE DI TERESA NOTO, IL SUO 'SIMBOLISMO' È ALL’ORIGINE DI QUESTA PULSIONE UMANA. DA QUI LE FIGURAZIONI DEI SUOI DIPINTI LIBERE DA AMBIENTAZIONI PSEUDO-STORICHE-NATURALISTICHE E STEREOTIPI. LA MATERIA/ENERGIA DIPINTA DA NOTO, LE FIGURAZIONI-SCATURIGINE SONO UNA IMMERSIONE PER UN’INTENSA RILETTURA DEL MITO E DEGLI ARCHETIPI. NOTO CONGIUNGE LE COSTELLAZIONI TRACCIANDO LE LINEE EURISTICHE CONTINUE CHE SI INDIVIDUANO DA SÉ, CHE AUTONOMAMENTE SI ESPLICITANO IN CONFIGURAZIONI, ED ECCO APPARIRE L’IMMANENTE FEMMININO PROCESSO CREATIVO DI TUTTO L’UNIVERSO CHE SI ESPRIME COME FONDAMENTO COSMOLOGICO DA CUI TUTTO SI TRAE DIVENENDO LA MATERIA DEL MONDO.


Marinella Galletti

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