ROSANNA GIANI

Biografia sintesi -Laureata all’Accademia Albertina di Belle Arti, Torino, città dove è nata e vive, svolge l’attività di grafica illustratrice, fotografa e di pittrice. ‘La natura morta è al centro delle sue grandi composizioni pittoriche, in cui l’alta tecnica “fiamminga” si confonde con la “gigantografia”.  Utilizza la tecnica fotografica per analizzare in primo piano la natura, cogliervi la sostanza di cui è fatta, estrapolare dal contesto singoli elementi e trarre le immagini delle sue creazioni pittoriche’. La sua attività espositiva, che si avvale di partecipazioni a eventi d’arte nel nord Italia, la vede presente dal 2016 in uno spazio espositivo al PadiglioneF Primo Piano, ai “Docks Dora”, il famoso punto di riferimento per la cultura underground e postindustriale di Torino, sede di gallerie d’arte contemporanee, studi di artisti e musicisti, dove è ubicato anche il suo studio-laboratorio. Tra le esposizioni recenti, vi è la partecipazione alla mostra Paesaggi naturali immaginari alla Farm Gallery di Torino.

NATURA GENEROSA 

ELOGIO ALLA PITTURA FIAMMINGA

olio su tela cm 110 X 110

NATURA A PEZZI 

ELOGIO ALLA PITTURA FIAMMINGA

olio su tela, cm 60 X 60

Rosanna Giani, grafica illustratrice, fotografa e pittrice realizza grandi tele il cui soggetto ‘Natura morta’ invade l’intera superficie della tela e sembra ‘traboccare’, non per entrare nello spazio da noi abitato, ma per entrare e rimodellare la nostra psiche. L’alta tecnica pittorica utilizzata dall'artista rinvia alla pittura “fiamminga” e si confonde talvolta con la “gigantografia”. La natura morta nelle arti figurative ha una storia estremamente variegata e fortunata, come lo sono le fonti a cui possiamo accedere fin dai tempi più antichi, dai decori, elementi a mosaico sui pavimenti della Roma antica, al ruolo simbolico nell’arte sacra, alla canestra di frutta di Caravaggio. Tutto il Seicento percorre la natura morta cogliendone le più variegate sfaccettature, funzioni allegoriche, lettura della vita umana, vizi e virtù. Dalla gloria delle tavole imbandite e poi consumate, così come i pittori olandesi hanno fatto, e cito Willem Heda e Margareta Haverman, in ogni caso la natura morta vive in un contesto, uno spazio definito e prospiciente sulla realtà. L’Italia non sarà da meno, dal Sei al Novecento, la Natura morta cattura la quotidianità e i residui della presenza umana sullo “SPAZIO”, IL TEMPO E IL SUO TRASCORRERE. INDISCUSSI PROTAGONISTI MORANDI E DE PISIS, ATTRAVERSO LA NATURA MORTA, SEMBRANO CATTURARE LO STATO MORALE COLLETTIVO. CON GEORGIA O’KEEFFE, ARTISTA AMERICANA DEL NOVECENTO, I cui
FIORI PER LA PRIMA VOLTA VENGONO INGRANDITI E DECONTESTUALIZZATI DIVENENDO “PERSONE”, PER INTRAPRENDERE UN CAMMINO OLTRE LA RAPPRESENTAZIONE STESSA DELLA NATURA.
OGGI, RAPPRESENTARE QUESTO GENERE SIGNIFICA COGLIERE SEMPRE NUOVE SFIDE, A DIMOSTRAZIONE CHE LA “SOSPENSIONE” TRA TRADIZIONE PITTORICA, REALTÀ E FOTOGRAFIA GENERI VIVA E COSTANTE EMOZIONE, A CAUSA DELL’IMPOSSIBILE EQUILIBRIO TRA NATURALE E ARTIFICIALE. I DIPINTI DI ROSANNA GIANI SONO GENERATI DA UN’OSSERVAZIONE DELLA NATURA CON LENTE D’INGRANDIMENTO, PER DIVENIRE ANALISI DEL PRINCIPIO VITALE DI CUI È LA NATURA. NON VI È TRACCIA DELLO SPAZIO UMANO O DEL RUOLO DEL TEMPO, NON VI È PERSONIFICAZIONE. GIANI ESTRAPOLA LE FORME CHIARISSIME DELLA NATURA AFFINCHÈ VIVANO NELL’ASSOLUTO DELLA LORO QUALITÀ E SOSTANZA.  INGRANDIMENTO DI LUCE E COLORE, L’INTERO PIANO VISIVO ESALTA LA MACRO-PORTATA DELL’ELEMENTO NATURA IN RELAZIONE AL TUTTO DEL MONDO. ESTETICA DEL MICROCOSMO, PURA ASTRAZIONE. E’ IL RICONOSCIMENTO CHE LA PITTRICE RITIENE SIA DOVUTO ALLO SPIRITO DEL MONDO, GENERATORE DI FORME AUTONOME DI BELLEZZA, PROFUMI, SAPORI PER IL NUTRIMENTO DELL’ANIMA E DEL CORPO.


Marinella Galletti

Rosanna Giani (su fb)

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