LAURA PELLIZZARI

Biografia sintesi - La sua formazione umanistica si arricchisce, fin da giovanissima, con la pratica dell’arteintraprendendo, negli anni Ottanta, un’attenta ricerca sui minerali argillosi, sugli smalti e sulla tecnica Raku. Approfondisce lo studio e la pratica dell’arte scultorea, andando a bottega negli studi di scultori come il M° Nazzareno Manganello e frequentando gli ateliers di ceramisti dell’antica tradizione di Bassano (VI). Docente, ha curato progetti con le scuole sulle varie forme di espressione artistica. Writers Capital Italy (fondazione sostenuta dall’ONU), nel 2017 le conferisce il premio Eccellenza-Scultrice, con la motivazione “Un’esponente di rilievo nel campo della scultura, in grado di far parlare l’anima attraverso i suoi tuttondo”. Prende parte a numerosi concorsi e ad importanti rassegne artistiche, nazionali ed internazionali, conseguendo largo consenso di critica e raccogliendo recensioni su giornali, riviste e cataloghi d’arte. Tra le ultime mostre si segnala la personale Legami del 2018 presso la Torre Civica di Castelfranco Veneto (TV). Il proprio comune di residenza, Loreggia (PD), nell’anno in corso, la invita al Galà della Cultura per conferirle un riconoscimento ufficiale per i meriti artistici conseguiti.

TOTEM ROSSO/TOTEM BLU

terracotta smaltata, h. 160 cm, base cm.35 x 35

ACCUMULAZIONI SCAFI

terracotta smaltata, h. cm. 25, basecm. 40 x 50

Laura Pellizzari, scultrice, la sua arte Rigenera a forma corporea lirica, CON L’INTENTO DI APPROFONDIRne il potere e il dono inchiusi, QUEGLI esserI divini quali le ninfe dei campi, dell’aria, delle acque e dei boschi, concepite dal Mito greco, personificazioni del carattere vitale della natura, la cui qualità e bellezza risiedevano nel PRESENZIARE OGNI manifestazione naturale. Pellizzari rende in una avvolgente sintesi materica i corpi arcani femminili dai seni sferici e posizionati, i volti sottili silenti senza respiro, e gli occhi due piccoli fori, soluzioni formali per distaccarsi da ogni riferimento alla Bellezza classica delle veneri. Difatti, la stretta relazione delle parti costitutive, l'incanto negli arti superiori, l’assorbirsi degli arti inferiori alla materia o alle forme della natura di cui sono portatrici, si addensa nell’intimo significato del dono protettivo della crescita e del privilegio esclusivo di guaritrici da ogni male. Le dimensioni, sempre delicate, consentono un’intera visione delle figure del mito tradotte dal filtro di Pellizzari, tra citazioni colte e fiabesche, generando un dialogo contemporaneo e suggestivo.
Le colonne di totem sono allineamenti verticali di forme essenziali sferiche o di parallelepidi “infilati” come perle preziose nell’anima di ferro che le struttura. L’artista incrocia solo virtualmente la pratica spirituale e identitaria sociale del totem presente in innumerevoli civiltà passate, per affermare che l’arte sia per l’umanità la sola destinazione. così facendo, incrocia i totem di Louise Bourgeois e il dialogo ininterrotto cui l’immensa artista americana promuove con le avanguardie attraversate nel proprio tempo e la fonte primaria della propria ricerca estetica, l’infanzia, carica di magia e di dramma. ASPETTO PRESENTE anche in pellizzari.
oppure, Pellizzari plasma e compone forme di scarpe, anche bottiglie, oggetti di uso comune, e ancora scafi, realizzati in forme acute e disposti in  
COMPOSIZIONI PIRAMIDALI, 'ACCUMULATI'NON UTILIZZABILI PER AVER SIMBOLICAMENTE CONCLUSO IL PROPRIO PERCORSO SU DI UNA TERRAFERMA. SI COGLIE L’ANIMA ROMANTICA DELLA PELLIZZARI CHE ARRICCHISCE DI NUOVA POESIA SIA IL TEMA CLASSICO E QUELLO DELL’INFINITO TANTO AMATO DAI PITTORI ROMANTICI, UN RIFERIMENTO ALL’AFFONDO INESORABILE DELLA 'SPERANZA' NEI MARI GLACIALI, IN FRIEDRICH, AD ESEMPIO .... LE SUE SONO COMPOSIZIONI SINTETICHE E ASSOLUTE DA VIVERE NELL’ATTIMO, DA COGLIERE NEL FRANGENTE TEMPORALE DELL’ARTE, LA CUI CONCRETEZZA È RESA DALLA PREZIOSITÀ DELLA TERRACOTTA SMALTATA DAI COLORI CANGIANTI. TALI COMPOSIZIONI SONO DEFINITE DALL’ARTISTA “ACCUMULAZIONI”. L’ACCUMULAZIONE È UNA NECESSITÀ SINGOLA E COLLETTIVA CHE SODDISFA IL BISOGNO DI RADUNARE ELEMENTI PER GODERNE IL POSSESSO, SENTIRLI PROPRI. A QUESTO ASPETTO È UNITA L’INTENSITÀ DEL DRAMMA, TEMPO E VICISSITUDINE UMANA INTERCORSA AD ASSEMBLARE O FRAMMENTARE TALI OGGETTI, NEL SUO INCLUSIVO SIGNIFICARE  STORIA, NARRAZIONE, ECCESSI. SONO MOLTI GLI ARTISTI CHE HANNO ESPLORATO GLI ORIZZONTI DELLE ACCUMULAZIONI DI INTERE “COLLEZIONI” DI OGGETTISTICA O DEL CONSUMO, IN INTERPRETAZIONI CONCETTUALI, OPERAZIONI ARTISTICHE DELLE QUALI SI PUÒ AFFERMARE NON VI SIANO LIMITI. ARTISTI COME ARMAN O CÉSAR CON IL LORO LAVORO NE HANNO INTESO LA PIENA ADESIONE. REALIZZATE IN FORMATI MEDI, CM. 40 X 50, COME BASE, MAI PIÙ ALTI DI VENTI/TRENTA CENTIMETRI, LE ACCUMULAZIONI DELLA PELLIZZARI PORTANO ALLA LUCE VALORI ESTETICI E SIMBOLICI AUTONOMI, LASCIANO SPAZIO AL MISTERO. OGNI ELEMENTO O FRAMMENTO VIVE DELL’OPERAZIONE ESTETICA PROPRIA, LIBERATA DAGLI STEREOTIPI, E SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ DI RIDIPINGERE IL MONDO CON UN DESIDERIO DI RICONDURRE TUTTA L’ESPERIENZA UMANA AL SENSIBILE DELL’ARTE.


Marinella Galletti

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