ANTONELLA DE NISCO

Biografia sintesi -Laureata a Parma, in Storia dell’Arte, e a Bologna, all’ Accademia di Belle Arti, Alta Formazione in Didattica Laboratoriale (Università di Bologna), è artista e docente di storia dell’arte. Affianca alle attività espositive collaborazioni in progetti, installazioni, eventi, lezioni e pubblicazioni. È autrice di articoli e ricerche sulla didattica dell’arte. Nel 1991 ha teorizzato “Per un’arte clandestina” nell’ideazione di progetti sperimentali e di ricerca artistica. Con Giorgio Teggi ha fondato LAAI, Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante. Dal 2014, cura Arte Fluviale-LidoPO di Guastalla (RE) e collabora con la Scuola d Paesaggio Emilio Sereni (Gattatico - RE). Collabora con scuole, comuni, musei, teatri, intervenendo con mostre e installazioni site-specific nei parchi, aree urbane e museali o di margine. Vive a Reggio Emilia. Tra gli altri, ha scritto delle sue opere Giuliana Bartoli: “… I suoi intrecci uniscono la forza della terra alla leggerezza del cielo, sono esposti all'aria e al vento (anemos) dell'anima. Segnano con il loro svolgersi l'accadere delle cose: i fili si tirano e si intrecciano, inglobano altri materiali …”.

FOGLIARIA

intreccio con materiali naturali, midollino, sisal, fil di ferro

Antonella De Nisco, docente e artista, spiega della propria operazione artistica: '… non realizzo sculture dentro al paesaggio, ma cerco tracce che trasformino lo spazio in scultura…'.
La sua concezione della Bellezza è nell’operatività a lei suggerita dalle materie di cui è fatta la Natura: piante, radici, rametti, midollino e bucce di salice, materie sottili di cui sono le fibre di alberi e piante, materia viva della 'Madre Terra'. Utilizza lane, corde e tessuti per intrecciarle, forgiarle in Tralci, Foglie, Nidi, Scrigni, varie evoluzioni e diramazioni, amplificazioni vegetali nel paesaggio. Inserite nell’ambiente, le opere di De Nisco sono visualizzazioni, messa a fuoco di elementi intesi come infiorescenze ricreate dalla natura stessa.
L’Arte ambientale comprende numerose ed eterogenee esperienze artistiche, dalla Land art all’arte concettuale, in cui l’arte opera una sintesi estetica tra medium tecnico ed espressivo, sito paesaggistico e tempo.
A cominciare dalla Land art americana che, dalla fine degli anni Sessanta, vede alcuni suoi protagonisti attivi in progetti ambiziosi sempre più sperimentali, si prefigura  come intervento nel paesaggio e ricaduta nel sociale. Gli esiti di questa evoluzione sono quanto mai differenziati: dalle installazioni minimaliste, alle 'INVASIONI' O 'REPRESSIONI' NEL PAESAGGIO, alla performance, ma anche a interventi più vicini alle tematiche della sostenibilità ambientale che sperimentano processi per la cura dell'ambiente e pratiche interdisciplinari.
L’operazione artistica di Antonella de Nisco si colloca in quest’ultima area,  con un’attenzione estetica, laboratoriale e culturale in cui ambiente e paesaggio godono di una luce accesa e rivelatrice sullE formE PIUì INTIME della Natura. In particolare, De Nisco contribuisce a 

TERRARIA

intreccio con materiali naturali, midollino, sisal, fil di ferro

RIVELARE LA FORMA DELL’ARIA TRA OGNI TRALCIO FIBRA E radice. RESPIRO DELLA NATURA. SPAZIO CHE SI RICREA. E’ ISPIRAZIONE E IMITAZIONE DELLA NATURA, SEMPRE IN COMUNIONE CON ESSA.  Installate o esposte negli interni, esse sono divario tra il fuoco della natura e il concetto. La loro presenza contiene il codice originario e ci invoca a considerare la natura prima a cui ogni opera rinvia. Forme che rappresentano le proprietà fisiche di entità diverse intervenendo nel nostro spazio di vita interno ed esterno per creare i paesaggi della nostra mente.
Una più recente produzione artistica di De Nisco acquista la forma delle Lettere dell’alfabeto per comporre la parola ‘Terra’. Un riferimento alle simbologie tra le lettere che compongono la parola, il loro significato e il suono stesso della parola. L’origine dell’alfabeto nella storia umana è strettamente correlata alle tradizioni religiose dei popoli antichi. La Lettera 'T', nell'alfabeto greco ha due tipi di segni: il tau ed il theta, in quello latino, il segno 'T' stava per Tempus,Terra. In semitico aveva il significato di 'chiave', tenuta in mano da divinità egizie. Simboleggiava la vita divina sospesa in mano ad Iside e Osiride. Nella Bibbia, rappresenta il segno con il quale l'Angelo dell'Apocalisse marcava la fronte dei predestinati … 'L’alfabeto è una sorgente'. Così scriveva Victor Hugo.
Nell’opera Terraria, De Nisco vuole risalire alle sorgenti, evocandole in una sintesi visiva capace di far levitare la forma DELLA LETTERA E IL SUO SIGNIFICATO SIMBOLICO SOMMATIVO, la sostanza di cui è composta, fibre e aria, e il suono della Lettera e della Parola terra. La Lettera 'T' sembra librarsi per vivere nel vuoto cosmologico che sorregge il  mondO.


Marinella Galletti

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